La nostra compagnia rappresenta spettacoli di teatro dei burattini dall’anno 2000. I componenti della compagnia sono tre quarti della nostra famiglia Sergio(padre)Rossana(madre)Francesco(figlio). Rossana-Studi di ingegneria e architettura presso il Politecnico di Milano. Ha scolpito oltre cento personaggi che fanno parte del nostro cast e della nostra collezione privata. Numerosissime le teste scolpite su commissione per collezioni private e burattinai in Italia e all’estero. Due Arlecchini e un Gioppino hanno costituito omaggio della Comunità montana valbrembana al vescovo di Bergamo,al cuoco Vissani,alla sportiva Paola Centa.Due sculture sono state acquistate da insegnanti di drammaturgia presso una università svizzera (Locarno) e una università americana del Texas.

Ha dipinto gli scenari per la nostra baracca di burattini.
Sergio-Laureato in lingue presso l’università statale di Milano con sette esami di letteratura sul teatro e la sua storia. Ha partecipato al corso di teatro di Dario Fo presso l’Università di Alcatraz-Ha frequentato un corso di teatro della commedia dell’arte con Enrico Bonavera Arlecchino ufficiale del Piccolo teatro di Milano. Francesco-Laureato in fisioterapia presso l’università statale di Milano-Ha frequentato tre corsi di teatro sulla commedia dell’arte con Eugenio De giorgi-Michele Casarin-Teatro buffo.

Le commedie sono scritte da Sergio e Rossana in collaborazione con la consulenza anche di Francesco.
In repertorio di teatro dei burattini otto commedie e alcune farsette.
La compagnia ha in repertorio anche scenette di teatro d’attore di commedia dell’arte con protagonisti Zan Ganassa,Arlecchino , Pantalone e Il Vecio rappresentati da Sergio e Francesco.


IL NOSTRO SPETTACOLO È:

- Un occasione di divertimento.
- Un iniezione di fiducia (il bene trionfa sempre sul male e il bambino,nel corso dello spettacolo, partecipa attivamente alla vittoria del bene sul male aiutando gli eroi della commedia).
- Un contributo al realismo e all’educazione civica, perché i temi trattati (sebbene svolti con l’uso anche di personaggi fantastici), fanno capo a problemi e situazioni reali della condizione umana in cui i bambini sono chiamati a dire la loro sull’ingiustizia, sul tradimento, sul furto, sullo sfruttamento ... sull’onestà, l’amicizia , l’amore o su temi sociali come la salvaguardia dell’ambiente, suggerendo e praticando soluzioni secondo i canoni della commedia e in sintonia con i fondamentali dell’educazione civica che i piccoli condividono sempre volentieri.

- Un tassello nel recupero e nello sviluppo delle “buone tradizioni” che, affidando all’animo di Gioppino o di Zan Ganassa la proposizione e l’esaltazione della parte buona dell’animo umano (generosità.coraggio , onestà, sincerità,saggezza), ci permette anche di riscoprire la semplicità e il colore delle espressioni locali, nonchè la vivacità del dialetto bergamasco utilizzato a misura della comprensione del pubblico.